Amityville, 112 Ocean Avenue
Amityville, 112 Ocean Avenue

Amityville, 112 Ocean Avenue

In una cittadina nei pressi di New York troviamo una casa in stile coloniale olandese costruita negli anni venti, una grande casa, una come tante altre case del posto. Ma questa casa non è come tutte le altre, per niente. Questa casa si trova in Ocean Avenue al numero 112, nella cittadina di Amityville,  nella Contea di Suffolk, nello Stato di New York. Per molti di voi, amanti dei film di genere horror, ma anche non, aver letto Amityville avrà balenato nella mente la lunga serie di film, ma anche romanzi, che raccontano o filmano eventi raccapriccianti avvenuti in una casa. Ebbene, la casa raccontata o filmata È quella casa. La casa ubicata in Ocean Avenue 112, Amityville, New York. Nel 1974 fu teatro di un brutale omicidio di sei componenti della famiglia DeFeo per mano di uno dei figli, Ronald “Butch”. Mentre l’anno seguente la famiglia Lutz, dopo soli 28 giorni di permanenza nella casa, fuggì terrorizzata dicendo che la casa fosse infestata.

La casa

La casa attuale fu costruita nel 1924 per John Moynahan e la sua famiglia, sulle rovine di una già preesistente, che fu leggermente spostata poco lontano. Altre case simili furono costruite nello stesso stile, facendo parte di un vastissimo quartiere residenziale, inserito in uno dei fiordi della Grande baia meridionale di Amityville, poco distante da Amity Harbor, sulla costa meridionale di Long Island. Il 17 ottobre 1960, Eileen Fitzgerald, figlia dei Moynahan, vendette la casa ai coniugi Joseph e Mary Riley. Il 28 giugno 1965, i Riley vendettero la casa ai DeFeo, una famiglia cattolica di Brooklyn e di lontane origini italiane, composta da padre, madre, tre figli e due figlie. Il 18 dicembre 1975 la famiglia Lutz, formata da marito, moglie e i tre figli di lei, entrò nella casa appena acquistata, e il 14 gennaio 1976, dopo soli 28 giorni di permanenza, l’intera famiglia fuggì terrorizzata nel cuore della notte. Il 18 marzo 1977, Jim e Barbara Cromarty acquistarono la casa e, per tenere lontano i curiosi, ne cambiarono l’indirizzo in 108, Ocean Avenue, ridipingendola tutta di bianco. Il 17 agosto 1987, la casa venne acquistata dai coniugi Peter e Jeanne O’Neil, ad un prezzo lievitato di quasi 6 volte, valore non direttamente collegato alla fama horror, ma piuttosto a varie migliorie e ristrutturazioni che i Cromarty eseguirono, oltre che dal massiccio aumento del mercato edilizio a Long Island. Il 10 giugno 1997 Brian Wilson acquistò la casa dagli O’Neil, quindi eseguì dei lavori strutturali di rinforzo della rimessa per le barche e aggiunse anche un solarium nel retro della casa. Nel 2010 infine, la casa fu comprata a un prezzo tre volte superiore rispetto agli anni Novanta, da Caroline e David D’Antonio, quest’ultimo un membro della Società di Storia e Museo di Amityville.

A differenza delle varie suggestive ipotesi della costruzione della casa su vecchi cimiteri indiani o abitazioni di streghe, questi terreni facevano semplicemente parte delle case erette su proprietà di antichi coloni irlandesi di fine XVII secolo, sotto il controllo amministrativo della vicina Huntington.

La famiglia DeFeo

La famiglia DeFeo, di lontane origini italiane, era composta da sette persone.

Il padre Ronald Joseph DeFeo, di origini italiane, proprietario di una concessionaria che con gli anni portò al successo, venne più volte raffigurato come una figura autoritaria e prepotente, che picchiava spesso i figli e la moglie.

La madre Louise DeFeo, casalinga sottomessa dal marito padrone.

I figli Dawn DeFeo, 18 anni, Allison DeFeo, 13 anni, Marc DeFeo, 12 anni e John Matthew DeFeo, il più piccolo, 9 anni.

E poi c’era Ronald Jr, soprannominato Butch, il primogenito, 23 anni.

Ronald “Butch” DeFeo Jr.

Il figlio preferito dal padre ma anche il più picchiato era proprio Butch, da cui si aspettava molto. A scuola il ragazzo, sovrappeso e pensieroso, era vittima di scherni e umiliazioni da parte dei suoi compagni di classe. Crescendo, Butch cominciò a litigare quotidianamente con il padre, così come con i suoi pochi amici. All’età di 17 anni, Butch cominciò ad assumere LSD ed eroina, e fu espulso dalla scuola per la sua violenza ed impulsività e per gli scontri con i compagni di classe, che ormai lo provocavano e lo deridevano in continuazione. All’età di 18 anni, Butch fu assunto come dirigente della concessionaria d’auto di suo padre, con pochissime aspettative. Lo strano comportamento di Ronnie DeFeo aumentò con il tempo. Una volta minacciò un amico con un fucile dopo una battuta di caccia; dopo quel giorno, agì come se niente fosse. Tentò anche di sparare al padre con un fucile durante una lite tra i suoi genitori. Butch premette il grilletto, ma il fucile fece cilecca. Suo padre, sorpreso, concluse la discussione, ma rimase sconvolto dalla reazione del figlio, tanto che circondò la casa di monumenti religiosi e le sue visite in chiesa si fecero più frequenti. Quando i vicini gli domandarono perché avesse circondato la casa di monumenti religiosi lui rispose: “Perché ho il diavolo in casa!”, lasciando attoniti i vicini. Ancora non si sa se il padre si riferisse agli strani eventi che accadevano in casa o al figlio tormentato. Pochi giorni prima del delitto, Butch ebbe uno scontro violento con il padre. Lui apostrofò il figlio chiamandolo demonio. Il figlio rispose che se non se ne fosse andato avrebbe ammazzato tutti.

La strage

Intorno alle 6:30 del mattino del 13 novembre 1974, Ronald DeFeo Jr. irruppe in un bar della sua città di Amityville, Long Island, New York, chiedendo aiuto e dicendo che qualcuno aveva sparato ai suoi genitori. Il giovane DeFeo e un gruppo di persone si recarono al 112 Ocean Avenue, non lontano dal bar, e trovarono i coniugi DeFeo senza vita. Un uomo del gruppo, Joe Yeswit, chiamò il dipartimento di polizia di New York, che trovò nella casa tutti e sei i membri della famiglia, morti, ognuno nel proprio letto. Tutte le vittime erano state colpite con un fucile calibro 35 Marlin Model 336 intorno alle 3:15 della mattina. I coniugi DeFeo erano stati colpiti due volte, mentre i figli erano stati freddati con un solo colpo. Ronald DeFeo fu portato alla locale stazione di polizia per la propria sicurezza, dopo aver dichiarato agli agenti che gli altri membri della famiglia erano stati uccisi da un uomo chiamato Louis Falini. Tuttavia, durante la deposizione del giovane agli agenti, emersero numerose incongruenze nella versione raccontata da DeFeo Jr., e il giorno seguente egli stesso confessò gli omicidi.

Il processo per Ronald DeFeo Jr. cominciò il 14 ottobre 1975. Il suo avvocato William Weber tentò una difesa per infermità mentale, confermata dalle affermazioni di DeFeo che dichiarò di aver ucciso la propria famiglia spinto da alcune voci nella propria testa. L’infermità fu supportata dallo psichiatra della difesa, il dr. Daniel Schwartz. Lo psichiatra dell’accusa, il dr. Harold Zolan, confermò che DeFeo soffriva di disordini da personalità asociale ed era dipendente dall’uso di eroina e LSD, ma affermò che il giovane era perfettamente conscio delle proprie azioni nel momento degli omicidi. Il 21 novembre 1975, DeFeo fu giudicato colpevole dei sei omicidi e condannato il successivo 4 dicembre a 25 anni di carcere per ogni omicidio commesso, per un totale di 150 anni da scontare presso il Green Haven Correctional Facility a Beekman. Ronald DeFeo Jr. è morto il 12 marzo 2021 ad Albany all’età di 69 anni per cause tutt’ora sconosciute.

DeFeo Jr., durante il processo dichiarò:

le tubature della casa scoppiavano da sole

pare che un giorno il padre contattò un prete affinché compisse un esorcismo dentro la casa, durante il quale le porte avrebbero iniziato a sbattere e le candele a tremare.

La notte in cui Ronald DeFeo Jr. sterminò la famiglia, nessuno (familiari, cane e vicini di casa) sentì il rumore degli spari del fucile.

La famiglia Lutz

Appena un anno dopo gli avvenimenti accaduti, la casa fu acquistata dalla famiglia Lutz, attratti dal prezzo basso. Fu così che il 18 dicembre 1975, nell’incredulità degli abitanti di Amityville, la famiglia Lutz divenne la nuova proprietaria della casa. Entusiasti dell’acquisto e decisi a far dimenticare velocemente le voci sulla casa, i Lutz traslocanroo pronti per iniziare la loro nuova vita. Tutto sembrava trascorrere normalmente ma questa presunta tranquillità era destinata a terminare ben presto.

15 gennaio 1976, nel pieno cuore della notte, l’intera famiglia Lutz lasciò terrorizzata la propria abitazione con all’interno ancora tutte le loro cose, appena 28 giorni dopo averla comprata non ne volevano più sapere. Cosa successe?

Appena entrati in quella casa, decisero, come prima cosa, di farla benedire. A questo scopo venne chiamato un prete, padre Ralph Pecoraro. Il prete entrò nella casa intimorito, ma consapevole di poter portare pace in quelle mura. Stanza dopo stanza padre Ralph andava avanti con la sua benedizione fino a quando, mentre si trovava al piano superiore, non si fermò e, rivolgendosi ai coniugi Lutz, li avvisò che il suo lavoro era terminato perché la sua presenza in quel luogo non era gradita. I Lutz non compresero l’improvvisa sospensione e chiesero spiegazioni, a quel punto il prete gli confessò che, mentre stava benedicendo la stanza, si è sentito colpire sul volto e successivamente ha chiaramente sentito una voce minacciosa che lo invitava ad andarsene. Nei giorni successivi però altre cose anomale incominciarono a manifestarsi. In alcuni momenti si sentiva un cattivo odore invadere la casa senza capirne la provenienza, pensarono un problema legato allo smaltimento dei liquami o alle tubature, infatti notarono che da questi sempre più di frequente ne usciva un’acqua totalmente nera. Il nerume dell’acqua, in forma ancora più densa, lo ritrovavano fuoriuscire colante anche dalle fessure delle porte e, come se non bastasse, un altro liquido verde gelatinoso iniziò ad uscire in alcuni punti delle pareti. Tutte queste situazioni, apparentemente incomprensibili, portarono uno stato di forte agitazione ai coniugi Lutz che iniziarono ad avere incubi e soffrire di insonnia. George Lutz, il capofamiglia, sempre più spesso si destava agitato dal sonno notando che questo suo risveglio avveniva sempre tra le 3 e 3:15 Ma anche la moglie non aveva sonni tranquilli, infatti spesso sognava gli omicidi avvenuti nella casa, soprattutto quello della signora DeFeo. La tensione divenne tale che anche i bambini sembravano subirne le conseguenze con liti sempre più frequenti e violente. Oltre a tutto quello che già di strano gli stava accadendo, si aggiunsero rumori di passi sempre più frequenti in zone della casa in quel momento prive di persone, visioni varie tra cui quella di un’amica immaginaria di nome Jodie con cui la loro figlia Missy si intratteneva in discussioni e che lei descriveva come una bambina il cui volto ricordava quello di un maiale. O quella ancora più impressionante vista da George mentre si trovava nella camere di Missy, qui vide, fuori la finestra, come due occhi rossi che lo fissavano, il giorno seguente, uscendo in giardino, notò che, proprio in prossimità della finestra della camera di Missy vi erano, impresse nella neve, strane orme caprine. Ciò che però, a suo dire, scioccò il signor Lutz fu il vedere una notte la moglie levitare mentre questa stava dormendo. Ormai la situazione era insostenibile e la voglia di lasciare la casa era sempre maggiore. Ciò che però avvenne la notte in cui la famiglia Lutz decise di lasciare fu terrificante. La casa, più volte quella notte, passò velocemente da una temperatura gelida a caldissima e viceversa e che le pareti sembravano muoversi producendo lamenti. Quella stessa notte George avrebbe visto una sagoma scura apparirgli davanti e, una volta distaccatasi da terra, andargli velocemente incontro costringendolo a fuggire.

I coniugi Warren

Il 24 febbraio 1976, i demonologi Ed e Lorraine Warren, accompagnati da una troupe televisiva, iniziarono a compiere degli studi nella casa. Ed Warren affermò di aver percepito delle presenze terrificanti nello scantinato. Il 6 marzo 1976, i Warren tornarono nella casa insieme a una squadra di sedicenti esperti del paranormale e reporter. Durante una seduta spiritica una persona si sentì male e uscì dalla stanza, un’altra lamentò un attacco di tachicardia. Intorno alle 3:15, si tenne un’altra seduta in una stanza al piano superiore dove, a detta dei Warren, la forza demoniaca fosse più forte. Lorraine affermò di percepire un’entità così terribile che sembrava provenire dalle viscere della terra.

Oggi la casa è tranquillamente abitata e gli attuali proprietari non hanno mai percepito o visto nulla di strano, anzi, dichiarano che per loro tutto è stato inventato. Probabilmente avranno ragione loro.

Ma la casa in Ocean Avenue 112, Amityville, New York rimarrà sicuramente per sempre la casa degli orrori narrati in film, romanzi e racconti vari.